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Pubblicato il 15 Dicembre 2022

Work Life Balance, come cambia il mondo del lavoro

Entro il 2025 la generazione dei millennial rappresenterà il 25% della forza lavoro di tutto il mondo. Cosa vuol dire? In primis significa un cambio di rotta sulla percezione del lavoro con un’attenzione sempre più crescente verso il concetto di benessere e un maggior equilibro tra vita e lavoro, il cosiddetto “work life balance”. E di conseguenza la necessità da parte delle aziende di costruire un ambiente di lavoro sempre più flessibile e “felice”. 

L’idea del lavoro a tutto le ore, della sveglia alle 5 del mattino per lavorare, del saltare i pasti per non perdere tempo utile al lavoro, sta gradualmente evolvendo verso un modello di lavoro che viene considerato innovativo, ma è semplicemente più umano. Nel 2019, Forbes pubblicava una ricerca secondo cui i Millennials erano affetti dal cosiddetto “workaholism”, tant’è che il 32% dichiarava di lavorare anche seduto al bagno, il 63% affermava di lavorare anche in malattia, il 70% rimaneva attivo anche durante il weekend.

Tutto questo con il tempo ha avuto contraccolpi ben evidenti in uno studio compiuto da MIT Sloan a inizio 2022 infatti, in cui emerge che la cultura tossica dl lavoro è diventata la ragione numero uno per cui le persone decidono di dimettersi. Una cultura tossica che ha generato principalmente due fenomeni, la Great Resignation e il Quiet Quitting. 

La Great Resignation è caratterizzato dal progressivo aumento del numero di dimissioni dei lavoratori dal proprio impiego. Alla base di questo esodo, naturalmente, c’è un senso di insoddisfazione determinato dalle motivazioni più svariate. In particolare, per molti lavoratori, dal bisogno di appagare le proprie ambizioni ed esigenze altrove, trovando nuove opportunità di crescita. Mentre il Quiet Quitting, ovvero sia “abbandono silenzioso” significa lavorare il necessario per non perdere il posto di lavoro e rifiutarsi di fare gli straordinari. Un fenomeno diventato trend su TikTok con ben 8,2 milioni di visualizzazione. 

La centralità del Work Life Balance

Favorire il Work Life Balance diventa quindi indispensabile perché è proprio guardando all’equilibrio tra lavoro e vita che le persone decidono in quale azienda lavorare. Investire sui temi della sostenibilità, del benessere e della salute dei lavoratori significa investire sui risultati e sul benessere dell’azienda stessa: dipendenti più soddisfatti generano un miglioramento generale del clima aziendale, della motivazione, del coinvolgimento; si riducono inoltre assenteismo e turnover e, di conseguenza, i costi relativi all’onboarding delle nuove risorse. In ultima istanza, dipendenti più felici lavorano meglio e incrementano le performance aziendali, come dimostrato da molte ricerche, da Forbes all’Harvard Business Review, secondo cui si registra una media del 31% di maggiore produttività, vendite del 37% più elevate e creatività tre volte superiore.

Come creare un ambiente di lavoro flessibile e felice per tutti

Per un datore di lavoro, promuovere l’equilibrio tra lavoro e vita privata può sembrare una sfida scoraggiante. Come può un’azienda promuovere uno stile di vita sano, sia fisicamente che emotivamente, senza sacrificare la produttività dei dipendenti?

È importante che i datori di lavoro si rendano conto che l’equilibrio tra lavoro e vita privata non riguarda solo gli orari. Oltre a promuovere la flessibilità, i datori di lavoro dovrebbero anche sforzarsi di migliorare l’esperienza complessiva del posto di lavoro per i loro dipendenti. Dare la priorità a una cultura sana e coltivare un ambiente di lavoro felice favorisce l’equilibrio tra lavoro e vita privata. Quando i dipendenti sono soddisfatti del loro ruolo, il lavoro sarà più simile a una seconda casa e meno a un lavoro in cambio di uno stipendio. I datori di lavoro dovrebbero dare priorità a una retribuzione competitiva, a condizioni d’ufficio confortevoli, a opportunità di crescita professionale e a possibilità di relazioni sociali.

Qualche pratico consiglio per i lavoratori

Veniamo a qualche pratico consiglio per raggiungere un equilibrio tra vita e lavoro: 

Rispetta il tuo work life balance

Condividere con il proprio manager le proprie difficoltà e cosa potrebbe essere fatto per colmarle, è il primo dei punti chiave per rispettare il proprio work life balance. 

Gestisci il tempo

Molte persone lavorano oltre l’orario poiché trascurano la gestione del tempo. Diventa quindi importante stilare una “to do list” di mansioni da smarcare, interrompendo il più possibile il multitasking e lo svolgimento di più progetti in contemporanea. 

Impara a dire “No”

Spesso, le attività da gestire sono molteplici e quando il manager o un collega chiede supporto, anche in un momento in cui non sarebbe possibile interrompere un progetto per dedicarsi ad altro, è cortesia rispondere “Si”.

La risposta positiva è un errore quando realisticamente quell’attività non si riesce a fare. Imparare a dire “No” non è semplice, ma totalmente costruttivo per il proprio lavoro.

Rincorri le passioni grazie ad un perfetto work life balance

Una volta che si è a proprio agio con la gestione del tempo e la capacità di dire no, si è in grado di ottimizzare la propria vita professionale. È molto importante coltivare passioni che esulano dal mondo del lavoro.